- Identity
- Posts
- 7 formule per scrivere prompt che funzionano (davvero)
7 formule per scrivere prompt che funzionano (davvero)
Perché con ChatGPT non conta solo cosa chiedi, ma come lo chiedi.

Identity Tools#1
Se usi ChatGPT spesso, ti sarai accorto che a volte le risposte sembrano… tutte uguali.
Il punto non è che l’AI “non funziona”: il problema è come le parli.
Con la struttura giusta, le risposte cambiano completamente.
Ecco 7 formule semplici che puoi iniziare a usare oggi per trasformare prompt vaghi in risposte chiare, utili e vicine ai tuoi obiettivi di branding e business.
💡 Nota importante: queste formule non valgono solo per ChatGPT.
Funzionano con tutte le AI conversazionali — da Claude a Gemini fino a Perplexity — perché la logica è universale: più strutturi la richiesta, più ottieni risposte precise e utili.
◼️ 1. Formula RAIN – Risposte chiare e dirette
R – Ruolo: assegna un’identità a ChatGPT (Agisci come un consulente di personal branding).
A – Azione: cosa vuoi ottenere (Analizza il mio profilo LinkedIn).
I – Input: fornisci dati essenziali (Il mio titolo attuale è “Consulente marketing”).
N – Numero: quanti risultati vuoi (Dammi 3 alternative).
👉 Esempio:
Agisci come un consulente di personal branding. Analizza il mio titolo LinkedIn (“Consulente marketing”) e proponi 3 alternative più accattivanti.
◼️ 2. Formula RTF – Risposte veloci e chiare
R – Ruolo: chi deve essere ChatGPT (Un formatore di AI per il business).
T – Task: cosa deve fare (Spiegare un concetto a un principiante).
F – Formato: come vuoi la risposta (Lista breve, max 10 parole per punto).
👉 Esempio:
Agisci come formatore di AI. Spiega a un principiante cos’è un prompt efficace. Rispondi con una lista di 5 punti, massimo 10 parole ciascuno.
◼️ 3. Formula RISE – Guide passo-passo
R – Ruolo: chi è ChatGPT (Esperto di content marketing).
I – Input: il contesto (Voglio far crescere un blog sul branding personale).
S – Step: chiedi passaggi chiari.
E – Expectation: cosa ti aspetti (Un piano operativo di 6 mesi).
👉 Esempio:
Agisci come esperto di content marketing. Voglio far crescere un blog sul branding personale. Guidami passo passo con un piano operativo di 6 mesi.
◼️ 4. Formula FLOW – Per i progetti complessi
F – Funzione: ruolo richiesto (Copywriter senior).
L – Livello: qualità/tono (Adatto a LinkedIn, tono professionale).
O – Output: cosa deve produrre (Un post di lancio per un corso).
W – Win Metric: criterio di successo (Deve generare click e interazioni).
👉 Esempio:
Agisci come copywriter senior. Scrivi un post LinkedIn per lanciare un corso di personal branding. Deve essere professionale, coinvolgente e generare click.
◼️ 5. Formula ROSE – Strategia e visione
R – Ruolo: esperto richiesto (Consulente di brand strategy).
O – Obiettivo: risultato atteso (Aumentare awareness di un brand emergente).
S – Step: roadmap di azioni.
E – Expected result: impatto concreto (+30% di traffico in 6 mesi).
👉 Esempio:
Agisci come consulente di brand strategy. Obiettivo: aumentare awareness di un brand emergente. Crea una roadmap in 4 step che porti a +30% traffico in 6 mesi.
◼️ 6. Formula PIVO – Per messaggi persuasivi
P – Problema: la sfida (I professionisti non riescono a creare contenuti costanti).
I – Insight: la prospettiva nuova.
V – Voice: tono comunicativo (Motivante, diretto).
O – Outcome: azione finale (Iscriversi a una newsletter).
👉 Esempio:
Scrivi un post LinkedIn persuasivo per professionisti che non riescono a essere costanti con i contenuti. Usa la formula PIVO e invita a iscriversi a una newsletter.
◼️ 7. Formula PLAN – Soluzioni rapide e pratiche
P – Problema: cosa vuoi risolvere (Non riesco a pubblicare contenuti ogni giorno).
L – Limite: vincoli (Ho solo 30 minuti al giorno).
A – Azione: obiettivo (Voglio un calendario settimanale).
N – Numero: opzioni richieste (Dammi 3 soluzioni).
👉 Esempio:
Aiutami a creare un piano editoriale LinkedIn. Ho solo 30 min al giorno, obiettivo: costanza. Suggerisci 3 soluzioni realistiche.
🧪 Identity Lab
Prova oggi la formula RTF:
Prendi un concetto complesso (es. “algoritmo di LinkedIn”) e chiedi a ChatGPT di spiegarlo in lista, massimo 50 parole per punto.
👉 Noterai subito la differenza in chiarezza.
📌 Risorse Essenziali
Un articolo interessante: Should You Write with Gen AI? – Harvard Business Review — come usare l’AI nella scrittura senza perdere la tua voce autentica.
Un articolo pratico: How AI’s impact on value creation, jobs and productivity is coming into focus – World Economic Forum — idee concrete su nuovi modelli di business e dove l’AI crea valore.
Un tool minimal: Perplexity AI → motore di deep research che unisce chatbot e fonti citate, ideale per ricerche rapide ma affidabili.
👋 Chiusura
Questi sono gli Identity Tools: formule, guide e pratiche per rendere l’AI davvero utile nel tuo percorso di branding.
La prossima volta ti porto un altro strumento semplice da applicare subito.
Alla prossima,
Alfredo ✍️
La qualità delle risposte dipende dalla qualità delle domande.
Un amico, un collega, una persona giusta: se pensi che possa essergli utile, condividi questa newsletter.
Vuoi ricevere altri spunti su branding e AI? Iscriviti a Identity.